Rassegna Palinsesti VIII edizione a Forlì

Centro Diego Fabbri-Forlì

Rassegna Palinsesti VIII edizione

LA GRANDE GUERRA (1914-1918)

SABATO 11 APRILE 2015

Ore 18,00

WU MING 1 (scrittore)

Conversazione sulla Grande Guerra

SABATO 18 APRILE 2015

Ore 18,00

PAOLO CAVASSINI (storico)

Presentazione del saggio

Fiume. L’ultima impresa di d’Annunzio

(Proiezioni di rare fotografie d’epoca)

Gli incontri si terranno

presso il ridotto del Teatro Diego Fabbri

via Dall’Aste n. 10

Introduce Anna Luisa Santinelli

INGRESSO LIBERO

* al termine degli incontri verrà offerto un calice di prosecco presso il Caffè del teatro

(Corso A. Diaz n.44, di fronte al Teatro Diego Fabbri)

All’interno del locale sarà possibile acquistare copie del saggio presentato.

Da Piazza Saffi son 2 minuti
Da Piazza Saffi son 2 minuti

Itinerari letterari a Morciano di Romagna

itinerari-letterari-1“Itinerari Letterari – Storie di luoghi: dalla pagina alla voce” porterà Morciano di Romagna a spasso tra i migliori libri del momento, presentati direttamente dai loro autori.

  • Domenica 9 febbraio alle 17:00 Storie dall’Italia colonialista: Wu Ming 1 presenta “Point Lenana”
  • Domenica 16 febbraio alle 17:00 Storie dal carcere: Sandro Bonvissuto presenta “Dentro”
  • Sabato 22 febbraio alle 17:00 Storie da un condominio: Marco Missiroli presenta “Il senso dell’elefante”.
  • Domenica 2 marzo alle 17:00 Storia dal sud: Carmine Abate presenta “Il bacio del pane”.

Machiavelli a Misano

Nicolò modificato con Gimp
Nicolò modificato con Gimp

Ricevo per email dalla biblioteca di Misano Adriatico

Terzo appuntamento, venerdì 15 marzo, con RITRATTI D’AUTORE.Ospite della serata sarà il filosofo della politica MAURIZIO VIROLI alle prese con Il PRINCIPE di N. MACHIAVELLI di cui ricorre quest’anno cinquecento anni dalla originaria stesura.

Il Principe è probabilmente il testo della letteratura italiana più tradotto e conosciuto al mondo, una delle opere più importanti della letteratura italiana nell’ambito del pensiero politico e non solo. Nel momento forse più buio della storia d’Italia, mentre potenze straniere si contendevano i ricchi ma deboli Stati regionali, Machiavelli, allontanato dalla politica attiva, trasfuse il sapere acquisito in quindici anni di amministrazione dello Stato in un’opera amara e disincantata nella quale, tracciando il profilo del principe ideale, analizzò le ragioni dell’agire umano, separò la politica dalla morale e dette avvio al pensiero politico moderno. L’appuntamento con Viroli sarà l’occasione per avviare alcune riflessioni sulla situazione politico-economica del nostro tempo, soprattutto alla luce del suo ultimo libro: Scegliere il Principe: i consigli di Machiavelli al cittadino elettore.

Dobbiamo…

Quello che segue è solo un cut&paste da http://www.facebook.com/loredana.lipperini/posts/4879532301094

 

Dobbiamo ricominciare a porci delle domande di fondo molto semplici, ma dalle risposte difficilissime. Vale a dire che cosa vogliamo per gli altri e per noi; non che cosa sia comunismo, ma che cosa pensiamo di volere per gli altri e per noi. In questo senso stasera è per me come se mi ricollegassi a dieci anni fa. È come se questi dieci anni avessi dormito o sognato. Non ho dormito, né sognato. Sono stato in gran parte imbavagliato; e non soltanto dai nemici, anche dai compagni. Sono stato imbavagliato dalla mia stessa storia, dalla mia stessa angoscia, dalla mia stessa fatica. Non chiedo nessuna pietà, né considerazione per questo. Pietà e considerazione, rispetto si deve ai carcerati ingiustamente; si deve a coloro che sono vittime dell’ingiustizia, non a coloro che sono stati troppo deboli o troppo vili. Non escludo affatto che si possa parlare di viltà anche per me, per non aver saputo parlare… Ma notate: è facile dire: non hanno parlato. Si dimentica che nel mondo moderno non importa tanto chi e che cosa dice, quanto dove dice e parla; e insieme a chi e in che senso. Ebbene, il nemico è riuscito perfettamente a togliere quelle sedi nelle quali il discorso poteva avere un vero senso, cioè non essere semplicemente un grido di dolore, un appello umanitario, una mozione degli affetti. Ci ha tolto quello. Ci ha lasciato la mozione, la dichiarazione da firmare, questo sì – le firme! Che non servono a niente, ereditate da un ventennio precedente di inutili firme, alle quali ci aveva abituato esattamente la sinistra italiana, Partito comunista e socialista, negli anni che vanno dal ’45 in poi. Le firme! Non abbiamo saputo inventare altro che la macchina per tagliare il burro… Le firme! Oppure quella sorta di sistema ben congegnato della stampa più o meno ufficiale – perché è tutta ufficiale oggi, secondo me, dal «manifesto» alla «stampa» di Torino al «Corriere della sera» al «Messaggero» di Roma –, dalle trasmissioni di Enzo Biagi a quelle della TV di Stato, nelle quali, per dir cosi, ci sono delle regole non scritte, delle regole di buona educazione, alle quali sottostai o taci. Credo che nessuno abbia mai visto la mia faccia in televisione. È un modo di tacere.

 

Maurizio Viroli in biblioteca a Forlì

Venerdì 22 giugno 2012, alle ore 21, in Biblioteca Saffi Corso Repubblica 72 Forlì Maurizio Viroli parlerà del suo ultimo libro L’intransigente.

Fonte notizia sulla rete bibliotecaria di Romagna.

 

 “Ogni articolo della Costituzione Italiana è stato scritto per non far più tornare il fascismo”

Sono in pochi che riescono a comunicare con sincerità i concetti che stanno alla base della nostra Repubblica. Maurizio Viroli è impareggiabile, io ne ho avuto conferma quando andai a Meldola nel 2011 per una sua conferenza su un tema piuttosto anonino o comunque apparentemente di nicchia: “Felice Orsini e Antonio Carini, dal Risorgimento alla Resistenza”. Di solito questi discorsi sono triti e ritriti, una messa laica alla quale se proprio va bene ti senti in dovere di recarti perchè è importante commemorare, ricordare, la memoria, l’oblio e bla bla. A questi discorsi istituzionali osservate il vigile o la vigilessa che regge il gonfalone del Comune: chiunque parli e qualunque cosa dica, sotto il sole cocente o nel freddo pungente, loro sono una maschera di cera, impassibili. Ebbene la vigilessa che reggeva il gonfalone del Comune di Meldola no! I paralleli tra Risorgimento e Resistenza, il dissotteramento degli attori principali che hanno vissuto da eroi quei tempi era raccontato da una persona che veramente credeva nelle parole che uscivano dalla sua bocca. E’ questo che, secondo me, ha fatto sussultare e riempire il cuore della vigilessa, i suoi occhi stupiti, aperti e vivi alla fine battevano le mani con tutta la platea ed anche senza lacrime assecondavano quelle dei vecchi partigiani in prima fila. Complimenti a Maurizio Viroli ed alla vigilessa di Meldola.

 

Maurizio Viroli presenta l'intransigente a Forlì

Si! Puffiamo la scuola!

L’iniziativa di Emiliano di Brescia: fare puffi a scuola è un dovere di fronte ad un’iniziativa discutibilissima come quella organizzata dal CONAD con “Insieme per la scuola“. Il progetto si propone di fornire attrezzature informatiche alle scuole che si iscriveranno al programma grazie ai punti collezionati con la spesa.

Però: molti regali della raccolta sono trappole per “dirigenti scolastici poco accorti” come le stampanti a colori che fanno aumentare di parecchio il costo per singola copia e ricambi come toner a colori o cartucce, i monitor sono fin troppo grandi per i bimbi delle scuole primarie. Altoparlanti stereo, webcam, cuffie è hardware nella migliore delle ipotesi irrilevante ai fini educativi. Ma soprattutto i veri risparmi e la vera educazione nella scuola si raggiungono grazie all’adozione di software libero!

Qualche materiale video:

httpv://www.youtube.com/watch?v=vII1u_STvM8

Lezione di storia (1):

httpv://www.youtube.com/watch?v=eItsSGhu0nE

Lezione di storia (2)

httpv://www.youtube.com/watch?v=V220ZkKntcQ

 

 

RITRATTI D’AUTORE 2012 – letture e commenti ad alta voce

Parte venerdì 2 marzo la quinta edizione di RITRATTI D'AUTORE – Letture e commenti ad alta voce, rassegna promossa dalla Biblioteca Comunale sotto la sapiente regia del direttore Gustavo Cecchini. Sei appuntamenti imperdibili dove protagonisti saranno i personaggi, le storie, gli intrecci, le parole, le frasi, le emozioni, i suoni.

L'apertura venerdì 2 marzo con il filosofo CARLO SINI è dedicata al CAPITALE di Karl Marx. Marx il profeta, lo scienziato, il filosofo della prassi: che cosa resta, in questo primo scorcio del terzo millennio, del pensatore forse più discusso, temuto e influente degli ultimi centocinquant'anni? Oggi, negli Stati Uniti, in Inghilterra, in Europa, è cominciato un sempre più diffuso ripensamento, sollecitato anche dalla profonda crisi mondiale che stiamo attraversando: forse il vecchio Marx non aveva tutti i torti e in certi casi aveva visto più a fondo dei suoi detrattori e persino dei suoi seguaci. Forse il nostro tempo ci consente di donare alla pagina marxiana una nuova verginità e di trarne nuove possibilità interpretative. Facendoci guidare da queste domande, ci sforzeremo di restituire Marx a se stesso, ricordandoci di ciò che egli ebbe a dire una volta: "Compagni, io sono Marx, non sono marxista!".

Baby Marx at Occupy Wall Street from Pedro Reyes on Vimeo.

Il venerdì successivo 9 marzo sale in cattedra il filosofo UMBERTO GALIMBERTI con il Simposio di Platone. Il "Simposio" è la grande "lezione d'amore" del pensiero occidentale. Nella polifonia di voci riunite nella gaia e giocosa atmosfera di un banchetto, Platone ci presenta, l'una dopo l'altra, le dottrine dell'eros esposte nell'orizzonte del mito, nella filosofia presocratica, nella scienza medica, nel sentire comune e in quello dei poeti. A questa vera e propria "summa enciclopedica" del sapere erotico dell'antichità, la possente parola di Socrate contrappone una nuova visione dell'amore, che libera la forza demoniaca dell'eros al di là del vincolo dei corpi e degli individui, in una autentica ascesa conoscitiva verso l'idea del bene e del bello.

Venerdì 16 marzo lo scrittore MICHELE MARI sarà alle prese con Moby Dick di Melville. "Moby Dick", pubblicato nel 1851, è considerato il capolavoro di Melville, uno dei più noti libri della letteratura americana e mondiale. Vi narra in prima persona la sua avventura Ismaele, che si imbarca come marinaio assieme a un ramponiere indiano sulla baleniera Pequod. Il capitano della nave, Achab, un personaggio cupo che incute rispetto e timore nei suoi uomini, ha perso una gamba per colpa della balena bianca Moby Dick e ora vuole vendicarsene, a qualunque costo. Inizia così una lunga caccia. La snervante attesa dell'incontro con il cetaceo che sfugge al capitano offrirà al narratore l'occasione di meditazioni scientifiche, religiose, filosofiche e artistiche, all'interno della struttura del romanzo d'avventura per mare. Intanto l'immenso oceano, con i suoi mostri e le sue profondità, si erge in tutta la propria potenza e imperscrutabilità dinanzi all'uomo, che gli può contrapporre solo una fragile esistenza, oscillante tra il bene e il male. Fino a che sopraggiunge la catastrofe finale, fatalmente presentita, quando Moby Dick distruggerà la baleniera e tutto l'equipaggio trascinando con sé Achab e il suo arpione. Solo Ismaele si salverà e potrà così raccontare la loro folle, ambiziosa quanto disperata, impresa.

Venerdi 23 marzo, MARCO GUZZI farà il ritratto di Arthur Rimbaud attraverso uno dei suoi capolavori: una stagione all'inferno (Une saison en enfer). L'opera è una biografia allucinata del percorso di Rimbaud. La scrittura caotica è attraversata senza posa da una molteplicità di voci interiori. Rimbaud vi grida la sua sofferenza, il suo dolore, la sua esperienza intima: ha compreso che non può "rubare il fuoco" solo per sé. Tutto il mondo, infatti, ha attraversato lungo il XX secolo la propria “Stagione all’inferno”, tutto l’Occidente ormai planetario sta soffrendo le fasi alchemiche di una spaventosa ed insieme entusiasmante trasformazione antropologica. In questo clima contemporaneo, così spiritualmente pesante, la voce di Rimbaud torna a ricordarci dove ci stiamo dirigendo: verso una forma di umanità sempre più illuminata dalla potenza del proprio Genio interiore.

Venerdì 30 marzo sarà la volta di MASSIMO CACCIARI con l'Antigone di Sofocle. Il dramma ruota attorno al decreto di Creonte che vieta la sepoltura di Polinice e si sviluppa dal contrasto tra le leggi scritte della pólis e le leggi non scritte, da sempre esistenti nell'animo umano. È proprio a queste che si appella Antigone per giustificare il gesto di sepoltura del corpo del fratello. In tale contrapposizione la critica ha visto, di volta in volta, l'alternativa tra i valori dello Stato e quelli della famiglia, tra la politica e la religione, tra il mondo degli uomini e quello guidato e ordinato dagli dei, tra la ragione di Stato e la coscienza individuale.

l'ultimo appuntamento venerdì 14 Aprile è con QUIRINO PRINCIPE che si misurerà con il FAUST di Goethe. Il Faust è per universale consenso il simbolo dell'anima umana lacerata dall'eterno conflitto tra il bene e il male, la salvezza e la dannazione. Ma chi è Faust, oggi, per noi? La sua insoddisfazione devastante il suo attivismo smanioso e autodistruttivo, la sua angoscia nevrotica tipicamente moderna possono servire ancora come chiave interpretativa del presente? E lui il vero portatore attuale del “male oscuro”? Parlare di Faust significa parlare delle cose ultime, del senso e del non-senso della storia, del progresso dell'umanità o del suo fallimento, della salvezza o della dannazione dell'uomo e della storia.

Gli incontri si terranno presso il Cinema-Teatro Astra di Misano, via d'Annunzio 20, con inizio alle ore 21,00.

Ingresso libero sino ad esaurimento posti. Info: 0541.618424 – e-mail: Biblioteca@comune.misano-adriatico.rn.it

 

 

Il surplus cognitivo di Clay Shirky

 

Avviso che ho riportato alla biblioteca Saffi a Forlì il libro di Clay Shirky, se è ancora disponibile il prestito si può controllare sull'OPAC.

La TV è ridotta a media quattrocentesco/gutemberghiano, viene valorizzato in maniera molto chiara il lavoro creativo del "popolo della rete", le sue motivazioni, i tantissimi rumori di fondo (o immondizia come questo blog) sono inquadrati in un quadro più ampio e in un certo senso giustificati con le nuove *opportunità*.

A proposito del progetto APACHE inizia così: "Produzione sociale: gente che non conoscete e che vi migliora la vita, gratis"

A mio avviso apre nuovi fronti di discussione soprattutto per quanto riguarda il concetto di meritocrazia, distribuzione delle risorse, bene pubblico…. democrazia alla fine e per questo imperdibile.